Riforma specializzazioni mediche: punto 3

punto 3Dopo il dibattito acceso con l’articolo riforma specializzazioni mediche: punto 1 e punto 2 eccoci qui dopo una settimana a discutere del punto 3: Argomenti del test nazionale

Il sistema macchinoso di assegnazione delle borse e le 6 possibilità di scelta hanno provocato non pochi danni agli aspiranti specializzandi del primo test nazionale. Vediamo alcune opzioni per migliorare il tutto con pochi semplici modifiche.

Riduzione delle possibili scelte a soli 3 specializzazioni (eliminando la distinzione tra mediche, chirurgiche e servizi), in questo modo si riducono le sovrapposizioni tra graduatorie rendendo i loro scorrimenti più rapidi, inoltre si ridurrebbero anche gli abbandoni negli anni successivi di chi ora essendo entrato nella 6a scelta (utilizzata solo come ancora di salvezza per non essere disoccupato un anno) il prossimo anno riproverà l’accesso nella sua 1a scelta sottraendo così una borsa.

Test in un’unica giornata comprendente anche le parti specifiche per le scuole di specializzazione scelte. Si ridurranno così i costi di organizzazione del test (che potranno essere spesi per quelle migliorie elencate nell’articolo punto 2 della settimana scorsa) e i costi di partecipazione al test sostenuti dai candidati che dovranno raggiungere e probabilmente pernottare nella città sede del test.

– Test formulato con 100 quiz a risposta multipla di medicina comuni a tutte le specializzazioni, questa parte comune sarà formata da quiz sulle materie dell’ultimo triennio della facoltà di medicina.

– Ai 100 quiz della parte comune si aggiungeranno 50 quiz a risposta multipla specifici per ogni scuola di specializzazione, che saranno strutturati come 10 casi clinici su cui saranno formulati 5 domande per ogni caso clinico. In questo modo si premierà chi ha dedicato parte della propria preparazione medica ad una determinata materia, nel primo test nazionale in molte specializzazioni (in particolare in pediatria) le domande erano troppo facili e non sono servite quindi a selezionare persone realmente interessate ad approfondire quello che diventerà il loro campo di interesse per il resto della carriera.

Inizio dell’anno accademico dopo la fine degli scorrimenti (2 mesi dal test dovrebbero essere sufficienti) che dovranno essere più rapidi anche grazie alla riduzione delle possibili scuole scelte e ai giorni tra uno scorrimento e l’altro.

Poche semplici cose per migliorare un test che è stato pensato malissimo e gestito ancor peggio.

Alla prossima settimana.

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