Riforma specializzazioni mediche: punto 1

La riforma dell’accesso alle scuole di specializzazione è diventata ormai un atto improcrastinabile.

Come spesso accade, purtroppo tali decisioni piovono dall’alto su chi poi si ritroverà a regolare la propria vita professionale e non solo, in base a queste decisioni assunte da persone il cui primo interesse non è la formazione dei giovani medici. Visti i risultati fallimentari dell’ultimo concorso nazionale, è opportuno che i giovani medici esprimano la loro opinione nella discussione, in quanto nessuno più di loro conosce le esigenze di un giovane laureato per una formazione post-laurea ottimale (vero obiettivo da raggiungere).

Questa è solo una bozza elaborata in modo frettoloso (visti gli annunci di una imminente riforma in discussione in questi giorni e le scadenze ravvicinate per il concorso 2015), del primo punto su cui ragionare, spero di ricevere tanti commenti utili alla discussione.

Cercherò in 10 punti di riassumere le necessità di chi, come me, è un giovane medico alle prese con la scuola di specializzazione. Ogni settimana posterò 1 punto, nella speranza che la prossima riforma tenga conto anche delle nostre necessità e non solo quelle del ministero o delle logiche politiche di spartizione dei poteri all’interno delle facoltà di medicina.

PUNTO 1. Lo stato di precarietà e di sottoutilizzo dei neolaureati in medicina è un danno per una società il cui corpo medico specialistico è in lento, ma inarrestabile invecchiamento. Il problema è aggravato dal continuo ricorso alla giustizia amministrativa con successivo accesso alle facoltà di medicina a cui non consegue un incremento corrispondente delle borse per le scuole di specializzazione. Considerando che un laureato in medicina costa come formazione circa 100 mila € allo stato italiano e che l’emorragia verso l’estero dei neomedici è un grave danno per tutta la nazione, esiste un solo modo per interrompere questo circolo vizioso..

uno dei post creati dai giovani medici per la battaglia per la riforma del test nazionale nel 2014
uno dei post creati dai giovani medici per la battaglia per la riforma del test nazionale nel 2014

ogni anno il numero dei posti banditi per l’accesso alle facoltà di medicina deve corrispondere ad un egual numero di borse di specializzazione/MMG, inutile continuare a finanziare le università per formare medici che dovranno emigrare perchè non specialisti e quindi fuori dai circuiti lavorativi, oppure ancor peggio entrare in un circuito di sottoutilizzo o precariato non formativo dal punto di vista professionale, deprimente per un giovane laureato che all’estero troverebbe le braccia aperte.
Il sistema di riferimento in questo caso è quello francese, il concorso di specializzazione e quello per il corso di MMG saranno effettuati insieme, in un unico test nazionale, semplicemente inserendo la Medicina Generale tra le possibili scelte del candidato, alla pari delle specializzazioni. In questo modo: 1. si eliminerà il problema della sovrapposizione dei candidati nelle graduatorie, che sta provocando quest’anno disagi e probabilmente comporterà la perdita di alcune borse nel corso di MMG.

2. si risparmieranno i soldi di organizzazione di un concorso per il corso di MMG che non ha più ragione di esistere se inserita come scelta nel concorso nazionale di specializzazioni mediche/MMG
3. si eviteranno brogli e ricorsi, meglio organizzare un concorso in modo ottimale che due in modo poco serio, cosa accaduta quest’anno.

Eventuali subentri alle facoltà di medicina, dovuti a ricorsi al TAR, dovranno essere compensati con un incremento delle borse di specializzazione/corso MMG, non si riesce a vedere una logica nel perchè gli errori del MIUR (incapace ad organizzare un concorso meritocratico e trasparente) debbano essere scaricati sui giovani medici. Solo responsabilizzando il Ministero si otterrà che i veri colpevoli paghino. 

L’unico limite all’accesso in una specializzazione o al corso di MMG deve essere meritocratico mediante l’introduzione di un punteggio minimo sotto cui non si è idonei all’eccesso in specializzazione/corso MMG, è inaudito che persone che abbiano risposto in modo corretto a sole 3 domande ottengano un posto in specializzazione o nel corso di MMG.

Il prossimo punto in discussione: modalità del test nazionale, la prossima settima 😉

Non è utopistico pensare ad un concorso nazionale meritocratico e trasparente, è già realtà in molte nazioni europee e i social network hanno rivoluzionato il potere delle nostre idee… bisogna però crederci e continuare a lottare.

Precedente Ripetizione esami sostenuti il parere del CUN gennaio 2015 Successivo Riforma specializzazioni mediche: punto 2