Rianimazione cardiopolmonare pediatrica in situazioni particolari

Vediamo in questa pagina alcune variazioni alla rianimazione cardiopolmonare pediatrica in situazioni particolari:

1. TRAUMA

La sequenza del PBLS non è diversa in caso di evento traumatico. Bisogna tuttavia fare attenzione nel mantenimento ed instaurazione della pervietà delle vie aeree. In caso di trauma infatti si deve tenere conto della possibilità di lesioni alla colonna cervicale che potrebbero danneggiare il midollo spinale in caso di movimenti non idonei.
La pervietà delle vie aeree si ottiene mediante la manovra di sublussazione della mandibola “manovra di jaw thrust” che consiste nel sollevamento del mento o della mandibola senza estensione del capo (testa in posizione neutrale) associato al mantenimento in asse di testa e collo. La sublussazione della mandibola è una tecnica utilizzata in pazienti con una sospetta lesione spinale ed è utilizzata a paziente supino.

sublussazione della mandibola
sublussazione della mandibola


 

Il professionista usa il dito indice e il medio spingendo la parte posteriore della mandibola verso l’alto, mentre il pollice spingere in basso il mento per aprire la bocca. Se non si riesce ad effettuare la manovra di jaw thrust bisogna utilizzare le sole compressioni toraciche, nello stato di necessità l’eventuale estensione della testa non comporta al soccorritore nessun pericolo medico-legale.
La posizione laterale di sicurezza è controindicata.

ATTENZIONE: in caso di situazioni di pericolo imminente (es. vittima traumatizzata al centro della carreggiata, incendio del veicolo…) per il soccorritore o per la vittima si è autorizzati a spostare la vittima anche se traumatizzata, sarebbe un doppio rischio effettuare una rianimazione cardiopolmonare in una situazione di pericolo incombente.

2. ANNEGAMENTO:

L’obiettivo principale nel bambino annegato è la ventilazione per attenuare l’ipossiemia (assenza di ossigeno nel sangue), per tale motivo le insufflazioni di soccorso devono essere iniziate il prima possibile per determinare un significativo incremento delle possibilità di sopravvivenza.
Se il bambino non respira in maniera efficace, non appena viene rimosso dall’acqua, mantenendo la pervietà delle vie aeree si eseguiranno:  5 insufflazioni di soccorso lente e progressive della durata di 1 – 1,5 sec cercando di verificare con la coda dell’occhio che determinino l’espansione del torace e quindi che siano efficaci.
Le insufflazioni di soccorso possono essere iniziate già in acque basse, quando l’attività di rianimazione non mette in pericolo il soccorritore. Se la vittima si trova in acque profonde e il soccorritore è addestrato può iniziare le ventilazioni. La ventilazione in acqua è possibile, ma dovrebbe essere effettuata preferibilmente con il supporto di un galleggiante di soccorso.
Se si inizia la ventilazione in acqua bisogna fornire circa 10-15 insufflazioni in circa 1 minuto.
Se non vi è ripresa di un respiro spontaneo:
1) Se la vittima è a meno di 5 minuti da terra continuare la ventilazione durante il trasporto.
2) Se il tempo stimato per raggiungere terra è superiore ai 5 minuti, dare un ulteriore insufflazione di soccorso dopo circa 1 minuto, quindi portare la vittima a terra il più velocemente possibile senza più pensare alla ventilazione.

salvagente a siluro
salvagente a siluro

Nel soggetto affogato le sole compressioni, senza ventilazione (Hands only CPR) devono essere scoraggiate, ma nel caso il soccorritore non voglia effettuare le ventilazioni per motivi personali allora andranno incoraggiate, perchè aumentano le probabilità di sopravvivenza rispetto al non fare nulla.
I tentativi per rimuovere l’acqua dalle vie respiratorie con qualsiasi mezzo (ad esempio compressioni addominali o la manovra di Heimlich) sono inutili e anzi potenzialmente dannose per il pericolo di provocare rigurgiti e conseguente patologia da inalazione, in caso di rigurgiti (segno di parziale ripresa della respirazione) posizionare il bambino in posizione laterale di sicurezza per il tempo necessario ad espellere il liquido e ricominciare la rianimazione non appena possibile, se necessario.

cima recupero soccorritore
cima recupero soccorritore

ATTENZIONE sempre a non esporre se stessi a situazioni di pericolo, il mare può essere pericoloso se non esperti nuotatori e in caso di mare agitato anche per esperti nuotatori, utilizzare sempre dispositivi di salvataggio (preferibilmente salvagenti a siluro) e cima di recupero del soccorritore.

3. VITTIMA INTRAPPOLATA

In questi casi si cerca di eseguire le ventilazioni con la manovra di sublussazione della mandibola (vista la causa traumatica altamente probabile) e si effettuano le compressioni, posizionando dietro alla vittima intrappolata un piano rigido. Si cercheranno di eseguire le compressioni anche se la vittima non è distesa

 4. BAMBINO CARDIOPATICO

bambino cardiopaticoNel caso di bambino noto cardiopatico si procede, dopo aver allertato il 118 (se disponibile nelle vicinanze, inviare qualcuno anche a recuperare il defibrillatore che è di vitale importanza), con le compressioni toraciche, in modo simile al BLS dell’adulto, in questo caso infatti si presume l’origine cardiaca dell’arresto cardiorespiratorio.