Vaccini l’ultimo report AIFA sulle reazioni avverse.

vaccini
L’AIFA ha pubblicato l’ultimo rapporto sulla sorveglianza postmarketing dei vaccini in Italia (riferito all’Anno 2013). Il rapporto fa completa chiarezza su rischi e benefici delle vaccinazioni di massa della popolazione italiana, approfondendo con chiarezza i rischi del ritorno di malattie tenute sotto controllo dalle vaccinazioni, ma i cui tassi stanno tornando a crescere per la cattiva informazione che riduce il tasso di popolazione coperta attivamente dal vaccino.

Il tutto può essere riassunto con le parole del compianto prof Bartolozzi:

l’uomo non ha mai avuto armi preventive più efficaci delle vaccinazioni…

Come sempre è fondamentale l’impegno di tutti gli operatori sanitari alla diffusione della giusta e corretta informazione sanitaria. Solo così si potrà combattere la diffusione delle “bufale che viaggiano sul web”.

A seguire troverete alcuni dati estratti dal report che potete leggere integralmente sul sito dell’AIFA cliccando qui..

Vi segnalo per gli operatori sanitari (MMG, pediatri, infermieri..), ma anche genitori che volessero approfondire la materia (modalità di somministrazione, precauzioni, controindicazioni, aspetti organizzativi e medico-legali) l’ottimo libro del Professor Giorgio Bartolozzi. Vaccini e vaccinazioni ed 2012 G. Bartolozzi


Vi segnalo inoltre questa piccola guida edita dall’osservatorio epidemiologico dell regione Puglia, ottima per non essere preparati alle domande più tecniche “medico-legali” degli antivaccinisti Vaccini: un vademecum contro la disinformazione

totale segnalazioni: 3.727 (nord 2.780; centro 401; sud e isole 546)

E’ stata osservata una forte variabilità regionale, con il tasso di segnalazione del Nord (29,9 per 100.000 dosi) triplo rispetto a quello del Centro e del Sud (rispettivamente 9,9 e 7,4 per 100.000 dosi). Un terzo delle segnalazioni è rappresentato da una sola regione (Veneto) con un tasso disegnalazione di 75,7 per 100.000 dosi; il tasso elevato è spiegabile dalla presenza di diversi progetti di sorveglianza attiva in corso nelle regioni.

tasso di segnalazione per 100000 dosi di vaccino: 18,0

In relazione all’età, circa il 78% delle segnalazioni (2.915) ha riguardato i bambini fino a 11 anni, il 5% gli adolescenti (177), l’11% gli adulti (406) e il 6% isoggetti ultrasessantacinquenni (229)

Per quanto riguarda i tipi di vaccini con più elevati tassi di segnalazione l’AIFA riporta:

elevati tassi sono stati riscontrati per i vaccini varicellosi (165,8 per 100.000 dosi) e per i vaccini della diarrea da rotavirus(123,7 per 100.000 dosi) (Tabella 9). La maggior frequenza di segnalazione tra i vaccini batterici ha riguardato i vaccini pneumococcici (72.5 per 100.000), seguiti dai vaccini meningococcici (40.9 per 100.000) e dai vaccini tetanici (21.3 per 100.000). Per quanto riguarda i vaccini virali la maggior parte delle segnalazioni ha riguardato i vaccini contro il morbillo, parotite e rosolia (MPR) o morbillo, parotite, rosolia e varicella (MPRV) (90.5 per 100.000), i vaccini varicellosi (165.8 per 100.000), i vaccini antinfluenzali (1.8 per 100.000) e i vaccini contro il papillomavirus (30.0 per 100.000).

Per quanto riguarda l’esito della reazione segnalata, è stato riportato nel dossier AIFA

la risoluzione completa o il miglioramento in 3.200 casi, la risoluzione con postumi in 16 segnalazioni, la reazione invariata in 88 casi, l’esito non disponibile in 415 casi

Per quanto riguarda le reazioni sospette con esito fatale:

L’esito fatale è stato riportato in 8 casi, con età maggiore di 60 anni, dei quali sei ultrasettantacinquenni. Descrizione dei casi a esito fatale Sette segnalazioni su otto riguardano i vaccini antinfluenzali: i primi due casi si riferiscono però alla vaccinazione della stagione 2012-2013 con reazione insorta nel 2013 e riguardano un uomo di 88 anni che ha presentato una sindrome di Guillain Barrè e una donna di 68 che ha manifestato atassia, encefalite, cefalea e conati di vomito. Le rimanenti cinque segnalazioni di sospetta reazione avversa a vaccino antinfluenzale riguardano, ad eccezione di un uomo di 63 anni, ultraottantenni per lo più affetti da pluripatologie ed in politerapia. L’ultimo caso a esito fatale riguarda invece un uomo di 78 anni affetto da BPCO in ossigenoterapia notturna e da sforzo, con pregressa resezione vescicale, che dopo quattro giorni dalla vaccinazione antipneumococcica ha presentato un quadro di Usual Interstizial Pneumoniae a rapidissima evoluzione.

Per quanto riguarda le segnalazioni sull’evento segnalato come bombatura della fontanella dopo vaccinazione il report riporta:

Va… considerato che il numero di casi segnalati con bombatura della fontanella dopo vaccinazione è estremamente ridotto, in particolare se rapportato al numero di vaccinati con gli stessi prodotti nella medesima fascia d’età. In conclusione, la bombatura della fontanella può essere considerata una condizione benigna, autorisolutiva e rara, ma è certamente essenziale, qualora si rilevi tale segno clinico, provvedere a un accurato work-up diagnostico che consenta di escludere le possibili cause secondarie severe di ipertensione endocranica.

Il report inoltre affronta in modo analitico e scientifico il dato sospetto segnalato di invaginazione intestinale post-vaccinazione

Fa molto riflettere la conclusione a cui sono giunti gli esperti nominati dall’AIFA che riporto integralmente:

Se la sicurezza dei vaccini appare stabile e sotto controllo, dall’esperienza acquisita, ma anche da riscontri in letteratura è sempre più evidente che uno dei principali problemi legato ai vaccini è di tipo comunicativo spesso frammisto a disinformazione reperibile via web. La comunicazione relativa ai vaccini ed in particolare quella attinente alla loro sicurezza rappresenta una sfida quotidiana che deve essere affrontata e migliorata a cominciare proprio dagli operatorisanitari. Le loro convinzioni infatti si riflettono direttamente e indirettamente, … sulle scelte di pazienti e genitori. La comunicazione trasparente e continua con gli operatori sanitari è importante per fornire evidenze nella realtà pratica e per fornire strumenti adeguati per rispondere ai cittadini che a essisi rivolgono come punto di riferimento e a dare fiducia nelle vaccinazioni evitando magari diffusioni di malattie per timori il più delle volte infondati.

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