Aumentare i posti alla facoltà di medicina? No grazie di medici disoccupati ce ne sono già abbastanza

E’ disarmante constatare come per molti ancora non è chiaro che aumentare i posti alla facoltà di medicina equivale ad aumentare la schiera di medici disoccupati, già in progressivo aumento negli ultimi anni. Leggendo l’articolo su quotidiano sanità http://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=29404 appare subito chiaro che la situazione dei giovani medici italiani non è del tutto chiara, basterebbe però navigare nelle pagine dei social network che si occupano di giovani medici per comprendere quanto la situazione sia drammatica. Penso che parte delle colpe siano imputabili a noi stessi, giovani medici, che non riusciamo ad imporci nei colloqui e nei canali istituzionali perchè troppo impegnati a sopravvivere con le briciole che i governi di turno ci concedono (vedi articolo Quale futuro per i neoabilitati medici) e assuefatti da una situazione di cronica assenza di programmazione della sanità, in un paese che non li considera come parte integrante del sistema, ma che molto spesso li lascia emigrare senza occasioni di ritorno.

Ecco alcuni spunti di riflessione personali su tale problematica che nell’articolo non sono stati esaminati e che invece andrebbero tenuti in considerazione, basterebbero solo alcuni di queste argomentazioni per capire che i posti alle facoltà di medicina non vadano aumentati bensì ridotti:

– Migliaia di accesso al di fuori di quelli messi a concorso, per i vari ricorsi al TAR vinti.

– Numero di posti in specializzazione + corso MMG enormemente inferiori al numero di laureati per mancanza di investimento (ergo sarebbe giusto investire i soldi non per formare nuovi medici ma per formare nuovi specialisti e MMG)

– Numero di posti in specializzazione + corso MMG enormemente inferiore al numero di canditati (infatti al numero di laureati vanno aggiunti i medici non vincitori nei precedenti concorsi + medici che vogliono conseguire nuova specializzazione, molti dei quali per motivi lavorativi “in particolare l’assenza di lavoro in alcune specializzazioni” + medici che cambiano specializzazione durante il corso di MMG o corso di specializzazione + medici provenienti dall’estero che visti i continui flussi migratori saranno in aumento, vedi Grecia ed Egitto), quindi si ribadisce la necessità di investire i soldi non per formare nuovi medici, ma per formare nuovi specialisti e MMG.

– I corsisti del corso per MMG prendono una borsa enormemente inferiore alle necessità di un giovane professionista che vuole una seppur minima indipendenza economica, invito chiunque a vivere con meno di 1000€ al mese, quindi sarebbe giusto investire i soldi per adeguare le borse di questi giovani medici anche con il sistema formazione lavoro ad esempio nella continuità assistenziale o con corsie preferenziali nelle sostituzioni dei titolari (anche perchè le liste nelle graduatorie della continuità assistenziale sono enormi, proprio per l’eccesso di medici)

– L’eccesso di medici è comprovato aumenti la spesa sanitaria per aumento del numero di esami richiesti, per il principio di dover dimostrare di essere medici molto scrupolosi altrimenti i pazienti si rivolgono ad altri medici più scrupolosi… e in medicina fare di più molto spesso non significa fare meglio, ma anzi! (resta ovvio che idem un numero di medici troppo esiguo aumenta la spesa sanitaria per necessità di maggiori esami per il tempo esiguo dedicabile al paziente)

– il gruppo facebook doctors in fuga conta più di 18000 membri, per chi non lo sapesse si tratta di medici che scappano dall’ Italia per scarse opportunità lavorative o per scarsa capacità formativa professionale del paese, quindi i soldi andrebbero spesi per formare di più e MEGLIO i giovani medici, non per incrementare il numero dei doctors in fuga! per chi è interessato la loro pagina è organizzata benissimo e di molto aiuto a chi vuole emigrare, quindi ve la linko: https://www.facebook.com/groups/doctorsinfuga/?fref=ts

– Le stesse borse da specializzando sono ormai inadeguate, perchè dopo 10-11 anni di studio è inaccettabile che un professionista prenda lo stesso stipendio di un impiegato (con tutto il rispetto per gli impiegati) considerando che agli specializzandi non viene pagata 13ima, ferie non godute, straordinari, notturni, guardie festive, ecc.. e negli anni la borsa è stata anche oggetto di aumento della tassazione! Quindi si dovrebbe investire su una giusta remunerazione che vada di pari passo con l’acquisizione di responsabilità dei giovani professionisti.

– Sempre più spesso si legge sulle pagine dei social network di giovani medici che accettano sostituzioni mediche con compensi ben al di sotto dei minimi imposti dalla legge o ancor peggio che lavorano gratis in hotel e centri di assistenza siti in località turistiche in cambio di vitto alloggio, di fatto svendendo la reputazione di tutta la classe medica. La disoccupazione/ non completa occupazione porta ad una svendita professionale inaccettabile per chi svolge un lavoro di estrema utilità sociale e quindi dovrebbe operare con la maggiore serenità possibile.

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